Il nuovo Regolamento Europeo sulla protezione dei dati personali sta per portare un cambiamento importante anche rispetto alla cosiddette responsabilità relative. Con l’imminente entrata in vigore del GDPR, infatti, i responsabili del trattamento di ogni organizzazione dovranno fare da garanti anche rispetto a come vengono gestiti i dati anche dai propri partner.

Cosa significa in concreto? Di fatto le imprese saranno incentivate a ridurre il numero di fornitori per ridurre anche i possibili problemi. Avere 10 fornitori vorrà dire dover verificare la conformità di tutti e 10 e controllare che, ad esempio, non avvenga una raccolta non autorizzata dei dati e che non ci sia il rischio di data breach. Gli stessi dati che l’organizzazione riceverà potrebbero essere corrotti o contaminati ed ecco perché solo misure adeguate potranno garantire la protezione totale dei dati personali che vengono trattati.

Ogni azienda dovrà avere la certezza che la GDPR-chain rispetti i principi del nuovo Regolamento Europeo senza incorrere in forme vietate di elaborazione dei dati. Il legislatore ci chiede di essere inflessibili rispetto ai nostri partner, i quali dovranno sottoporsi a verifiche cadenzate delle procedure aziendali attraverso un audit privacy per evitare nelle pesanti sanzioni previste dal Regolamento EU 16/679.