La nuova normativa GDPR contiene un serie di novità destinate ad avere un impatto immediato su modalità e fattori di valutazione con cui le aziende selezioneranno i cloud provider e contrattualizzeranno i servizi da essi offerti.

Perché il legislatore, a livello europeo ancor prima che nazionale, starebbe spingendo il mercato nella direzione dell’esternalizzazione dei servizi, creando i presupposti, da un lato, per un innalzamento delle garanzie di sicurezza da parte dell’offerta di servizi, dall’altro lato, per incoraggiare le imprese verso l’esternalizzazione dei propri trattamenti?

La risposta è evidente. Se si pensa all’emergenza sicurezza che ha investito l’intero pianeta negli ultimi anni e che è tristemente confermata dagli episodi di cronaca che, con preoccupante ciclicità, siamo ormai abituati a leggere sulle pagine dei giornali, si comprende come la spinta all’esternalizzazione si traduca in spinta all’accentramento della gestione della sicurezza, con l’obiettivo di innalzare i livelli generali di protezione contro le minacce.

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